Abbazia Benedettina

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Nelle vicinanze del torrente Bai (Foto di M.Grechi)

Nelle vicinanze del torrente Bai, in Maremma, possiamo visitare i resti di un’Abbazia Benedettina.
Citata nel 1076 come dipendente dall’Abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, passò agli inizi del Duecento sotto la giurisdizione dell’Abbazia di San Galgano, divenendo un importante centro di attività mineraria.
Dalla metà del Duecento fu sede degli eremiti Agostiniani e cominciò a decadere sin dagli inizi del Trecento.
I ruderi, rimasti in stato di abbandono per lungo tempo, si presentano parzialmente interrati.

Alcuni resti dell’Abbazia (Foto di M.Grechi)

La parte più conservata è la cripta romanica che si articola in un ambiente rettangolare con abside semicircolare e volte a crociera, sorrette da capitelli in arenaria con decorazioni zoomorfe e geometriche d’ascendenza lombarda.
A poca distanza ad est della cripta è possibile visitare i ruderi di un’aula gotica della metà del XIV secolo.
Attribuita agli Agostiniani di Santa Lucia di Val di Rosia e di Sant’Antonio dell’Ardenghesca, la struttura ha pianta rettangolare orientata in senso nord-sud, si conserva il muro perimetrale nord e parte di quello orientale.

Interno Abbazia (Foto di M.Grechi)

Una monofora strombata di grandi dimensioni è situata nel muro orientale, con arco acuto composto da un archivolto monolitico.
I resti di uno stipite a poca distanza dalla finestra si riferivano ad uno degli originari accessi all’ambiente.
Nel muro perimetrale rivolto a nord una finestra tipologicamente diversa è coronata da un arco a sesto molto ribassato.
Contributo di Monia per Maremmans