Porto Santo Stefano

La Maremma e il "Pesce Povero"
16 Aprile 2013
La Chiesa di Santa Croce a Monterotondo Marittimo
9 Aprile 2013
Porto S.Stefano (Foto di M.Solari)

Spesso ho visto fuggire compaesani dalla mia terra, ma altrettante volte li ho visti tornare.
Dentro di me ho sempre saputo il perche’. Perche’ le prime parole che ti vengono dal cuore quando sei lontano da casa sono: “Non c’e’ nulla come il mio paese”.
Non c’e’ nulla come la salsedine che ti pizzica il viso d’estate, mentre seduto sul murello della Panoramica ammiri intorno a te le vecchie torri, le quali storie e miti ti insegnavano dai banchi delle elementari.
Nonna nei piccoli mercati che sceglieva gli ingredienti migliori per i pranzi semplici ma affollati della domenica, oppure nonno che seduto sulla bitta ai piedi delle paranze ci insegnava a fare i nodi marinari.
E i fondali che ti catturavano cosi’ tanto con tutti quei ricci colorati che non potevi uscire dall’acqua prima che la pelle fosse raggrinzita.
Era più forte di te, era meraviglia…

Palio Marinaro (Foto di M.Solari)

E la passione si assaporava in ogni cosa, anche nel vestire pesanti vesti di lana il 15 agosto per celebrare il Palio marinaro, camminando per le stradine del paese orgogliosi dei colori dei rioni che sfoggiavamo.
Quel giorno era una “guerra” di colori, di discese pazze dalle vigne sperdute dove si preparavano gli addobbi per arrivare alla piazza, centro di festa e turisti incuriositi. Parlarne al passato, per me nata in questa terra d’argento, e’ come per dire che spesso siamo i primi a dare scontate le bellezze che sono tutto intorno a noi…
Ma nel presente queste bellezze ci sono ancora. Le strade sterrate per arrivare alle torri spagnole sono sempre battute e le torri ancora fiere e intatte. I fondali sono pronti per essere esplorati.
La salsedine, che tu sia su di un murello lontano o in una delle molte cale, e’ sempre pungente. Le paranze partono ogni notte ed ogni giorno puoi vedere le mogli dei pescatori che attendono il loro ritorno.
Puoi ammirare i soliti anziani creare nodi perfetti. Le nonne hanno tramandato alle loro figlie e nipoti i segreti della cucina, della scelta dei sapori veri. E i quattro rioni del nostro paese come ogni anno sono pronti a far palpitare i nostri cuori per il Palio, e noi a ripagarli della fatica con addobbi e sfilate dai colori sgargianti. Soprattutto rimane il fatto che ogni singolo giorno potrai scoprire uno scorcio nuovo e sentir narrare un’antica storia.
Questo e’ cio’ che mi fa dire e vorrei che molti pronunciassero: “Non c’e’ nulla come il mio paese, Porto S. Stefano
Contributo di Donna Rachele Tantulli per Maremmans