MAREMMAMENTE: Dagli Etruschi agli Scacchisti

Maremma, si sa, è una terra vicino al mare, è la storia degli etruschi, dei romani e dei briganti, è l’eccellenza dei prodotti della terra da cui, con fatica, nascono grandi vini, e l’arte culinaria che questi prodotti li trasforma in sublimi creazioni, è la natura delle riserve e dei parchi, è il mare delle rocce e della sabbia, è la tradizione dei butteri, è la montagna dell’Amiata, delle castagne e dei funghi, è il benessere delle terme.
Maremma è tutto questo e lo è da sempre ma c’è qualcosa di nuovo sotto il cielo di maremma. Un giuoco antico, forse un’arte ma anche una scienza; un giuoco nobile lo hanno definito, non perché sia ad esclusivo appannaggio dei “ricchi” ma perché si giuoca con quello che di più nobile possiede l’uomo: la sua mente. Gli scacchi, 35 anni fa, hanno messo radici a Grosseto e, come la vite, per i primi anni non ha dato frutti. Tempo perso? No. E’ stato il tempo dell’attecchimento, dell’espansione delle radici sotto il suolo, dell’irrobustimento del tralcio. Per i buoni frutti ci sarebbe stato tempo, dopo. Ed il dopo è arrivato con il nuovo millennio.
I fondatori della Scacchi Grosseto 1979, che oggi conta 70 iscritti, hanno passato i primi anni a giocare, studiare, perdere le battaglie per fare esperienza. La passione non è però andata persa. Hanno continuato con la tenacità ereditata dai butteri puntando sulla divulgazione del nobil giuoco ai giovani concretizzatasi nel progetto “Scacchi a Scuola” avviato nel 2010.
L’impegno verso i giovanissimi ha dato gli attesi frutti ed  ha fatto emergere alcune eccellenze della Maremma scacchistica: Edoardo e Max Luchi sono stati più volte campioni regionali; le squadre della Media G. Pascoli dell’ I.C. Grosseto 4 e della primaria dell’I.C. Grosseto 1 si sono laureate campioni regionali nei Giochi Sportivi Studenteschi sia nel 2013 che nel 2014; Cristiana Di Biase (classe 2001) si è aggiudicata il titolo di campionessa regionale femminile under 12 e Leonardo Russo (classe 2003) si è laureato campione regionale e Campione Italiano under 10, rappresentando poi in modo egregio l’Italia nei campionati Europei nel Montenegro e giocando quest’anno nel Campionato A1 a squadre.
Ancora, 4 giovani di Grosseto, Giacomo Manfucci, Jacopo Lussetti, Luis Arian Vegas Vivas, e Simone Luciani, hanno partecipato al primo incontro scolastico online (sulla piattaforma della FSI) Italia-Brasile disputatosi lo scorso 24 febbraio presso la sala Consigliare del Palazzo Municipale di Grosseto vincendo tutte le gare.
I sempre crescenti successi dei giovani e della squadra senior Grossetana, che quest’anno si è orgogliosamente e caparbiamente battuta nel campionato italiano a squadre A1, hanno motivato la società Scacchi Grosseto 1979 nella organizzazione di un 2014 folto di eventi agonistici locali e partecipazione ad eventi in altre sedi italiane.
Lo sforzo organizzativo continua e supera i confini nazionali: il 16-18 Maggio si giocherà il 3° Open Internazionale di Scacchi a Marina di Grosseto (per maggiori informazioni www.scacchigrosseto.it). Questa terza edizione è inserita nella cornice della rassegna enogastronomica “Maremma Wine Food Shire 2014” che si svolgerà nel centro di Grosseto negli stessi giorni della competizione scacchistica (http://www.maremmawineshire.it/). I vini e le eccellenze agroalimentari della Maremma toscana saranno in mostra per 3 giorni. L’evento, oltre alla zona espositiva, ospita numerose attività collaterali tra le quali wine tasting, appuntamenti guidati per scoprire i vini della maremma, laboratori di analisi sensoriale con degustazione, zone di ristorazione ed eventi musicali.

Uno degli obiettivi della Sacchi Grosseto 1979 è anche quello di “mettere in bella mostra” la Maremma in modo da fidelizzare giocatori ed accompagnatori e da sfruttarne il passa parola affinché il torneo si trasformi in una occasione di vacanza oltre il torneo stesso. Questo sforzo è stato riconosciuto sia dal Comune di Grosseto sia dalla Camera di Commercio che da anni concedono il loro prezioso patrocinio ai tornei di scacchi.
[…]

Gli scacchi sono un gioco, un arte, una scienza.
Gli scacchi mettono in gioco abilità mentali alte e sono un gioco dialettico in quanto obbligano al confronto con l’altro, con le sue strategie di gioco da cui le proprie strategie non possono prescindere.
Gli scacchi insegnano la vita, quella di tutti i giorni, fatta di regole, confronto e decisioni da prendere.
Gli scacchi come metafora della vita dell’uomo sociale: tutti per uno e uno per tutti. […]
Gli scacchi sono individualisti? Sì, gioco io contro l’altro. No, gli scacchi si giocano anche in squadra ed è la squadra che vince o perde.
Le brillanti menti mettono la forza del loro pensiero a disposizione del proprio gruppo. Questo è il messaggio di fondo di un match di scacchi a squadre.
Non quindi l’affascinante, ma talvolta esasperato, trionfo dell’individualismo bensì il mettersi al servizio della propria squadra, sacrificarsi per essa se necessario.
Si forma così un affiatamento del proprio pensiero col quello del team. Le ricadute socializzante sono ovvie, come intuitivo è l’appagamento di essere parte di un tutto, e palpabile l’amicizia che si crea e consolida soprattutto tra i giovani, consci di vivere una bellissima esperienza e di rappresentare la propria città.
Come la maremma è tutto e altro ancora, anche gli scacchi sono tutto questo e ben altro.
 

Articolo di Rossana Garavaglia (PR e Comunicazione Scacchi Grosseto 1979 www.scacchigrosseto.it) per Maremmans