L’area dell’Accesa, però, è importante soprattutto dal punto di vista archeologico. Nei pressi del lago sono infatti presenti una necropoli e i resti di alcuni villaggi minerari etruschi risalenti a un periodo dal IX al VI secolo a.C., di cui sono ancora visibili solo le fondazioni degli edifici. I villaggi erano legati all’estrazione mineraria di rame dalle miniere di Fenice Capanne e Serrabottini. Seguendo il corso del Bruna per circa un chilometro poi ci si imbatte in una suggestiva cascatella a valle della quale si trovano i resti di altiforni settecenteschi che testimoniano una passata attività siderurgica, i Forni dell'Accesa. I reperti rinvenuti nell’area archeologica dell’Accesa sono oggi conservati nel Museo Archeologico di Massa Marittima. Il Lago, le cui acque sono appositamente controllate, è balneabile.