La Maremma e i suoi riti antichi, ecco la Torciata di S.Giuseppe a Pitigliano

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Come ogni anno a Pitigliano il 19 marzo si rinnova l’antico rito del fuoco, la Torciata di S. Giuseppe.
Questo rito molto amato e seguito dalla popolazione e ha un’ origine così antica che si perde nella notte dei tempi.
Anticamente i giovani del paese si riunivano nella Via Cava di S. Giuseppe e all’imbrunire accendevano le grosse torce che avevano preparato durante il giorno, fatte con canne secche e rami di vitabbia, salendo in paese per poi accendere un grande falò nella piazza di Capisotto.
Il falò, in questo antico rito, rappresenta un momento augurale, un segno di buon auspicio ed è infatti collegato con l’equinozio di primavera quando l’inverno termina e inizia la stagione mite e che prepara la terra ai semi e ai raccolti dell’estate.

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La Torciata di S.Giuseppe (Foto Raffaella Agresti)

La tradizione infatti vuole che il pupazzo che rappresenta l’inverno, in dialetto detto “invernacciu” per avere dei buoni raccolti debba bruciare senza difficoltà.
Con gli anni la manifestazione si è trasformata, lasciando sempre intatto il valore apotropaico, oggi i torciatori partono dalla zona sottostante Pitigliano (vicino la Via Cava del Gradone) e risalgono fino dentro il paese.
Arrivati nella piazza dove si trova l’“invernacciu” tutti i torciatori in circolo lanciano le proprie torce verso il centro e iniziano una serie di balli propiziatori e invocazioni al santo urlate in coro fino a quando il falò si è consumato.

I più giovani si preparano alla torciata (Foto Raffaella Agresti)

In antichità le giovani donne alla fine della torciata prendevano un po’ di ceneri da portare a casa come simbolo di prosperità e di fecondità.

Oggi il giorno più importante rimane il 19 marzo ma per rendere più vivo questo evento, specialmente se cade in un giorno durante la settimana si sono sviluppate altre giornate con tanti eventi collegati e da qualche anno si sta preparando la strada ai torciatori del futuro con la mini- torciata fatta dai bambini.

Le frittelle di S.Giuseppe (Foto Raffaella Agresti)

Parte della tradizione riguarda l’enogastronomia con la preparazione dei classici dolci, le frittelle di S. Giuseppe che sono fatte con il riso e vengono accompagnate da vino speziato.
 
di Raffaella Agresti
 

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