Le Rocchette
5 Luglio 2020
Grosseto
5 Luglio 2020

Roselle

Frazione del comune di Grosseto, il paese di Roselle si è sviluppato ai piedi delle colline che ospitano la grande area archeologica di quella che fu una delle dodici città-stato etrusche; infatti, anche se le origini di Roselle risalgono all’età villanoviana, essa toccò l’apice del suo splendore in epoca etrusca
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L’area archeologica comprende i resti dell'antica città etrusca e della successiva stratificazione romana e l’accesso al sito corrisponde al punto in cui si apriva una delle sette porte della città. Qui si rimane colpiti dalle mura ciclopiche etrusche che circondano interamente la città. La cinta muraria è rimasta l’unica vestigia mantenutasi nei secoli fuori terra, assieme all'anfiteatro dalla caratteristica forma ellittica; l’anfiteatro disponeva di otto file di gradinate per circa 1200 spettatori. Durante la visita la città si percorreranno strade lastricate calpestate dagli etruschi e dai romani per trovare le Terme pubbliche o Adrianee dell’anno 100 d.C., sui cui resti nel V secolo venne eretta una Basilica Paleocristiana, completata nel XI secolo e con una torre ancora oggi riconoscibile, la Domus dei Mosaici, tipico esempio di abitazione romana, la piazza del Foro e la Basilica, edificio a pianta rettangolare sede dei tribunali in epoca romana, del cui colonnato rimane solo il basamento di una colonna. Il cardo maximus, la strada che separa il Foro dalla Basilica, ci porta al Tempietto dei flamines Augustales del I secolo d.C., abbandonato tra la fine del IV e gli inizi del V secolo per la costruzione di una chiesa di culto cristiano intitolata a San Silvestro. Vicino al Tempietto si trova la Domus degli Augustales sulle cui pareti si aprivano alcune nicchie che ospitavano statue raffiguranti componenti della famiglia Giulio-Claudia, mentre due basamenti presso l’abside sorreggevano le statue dell’imperatore Claudio e di Livia, moglie dell'imperatore Augusto. Le statue originali si trovano nel museo archeologico della Maremma. All’esterno dell’area archeologica si trova un'estesa necropoli etrusca del VII-VI secolo a.C. composta da tombe a camera, a pozzetto e a fossa e i resti di una tomba a tumulo. In posizione dominante sull'abitato di Roselle si erge il Poggio di Moscona, ben visibile a distanza da molti punti di osservazione della Maremma, anche per la presenza sulla sommità dei resti di un imponente edificio circolare in pietra detto Tino di Moscona, una fortificazione con testimonianze di età villanoviana, etrusca e romana, con i resti di una cisterna per la raccolta dell’acqua e di insediamenti abitativi. Abitato anche dopo la fondazione di Grosseto, documenti medievali suggeriscono che, dopo il completo abbandono di Roselle, gli Aldobrandeschi avessero elaborato il progetto di ricostruire nell’apparentemente più sicuro sito di Moscona la città di Grosseto; la presa di Moscona da parte di Siena fece però cadere il progetto e da allora il luogo decadde sempre più, abbandonato sino al restauro del 2005.

 
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