La Maremma conosciuta per la natura, il mare, le terme e per tutte le altre cose che la distinguono, è ricca anche di grotte. Si possono trovare su tutto il territorio maremmano, dai monti al mare e anche alla collina.
Ci sono al Giglio, all’Argentario, nel Parco dell’Uccellina, nell’entroterra. Un po’ ovunque direi.
La Buca del Danese, una delle tante presenti sul territorio, si trova immediatamente a ridosso delle prime colline di Nomadelfia, all’interno di una azienda agricola.

Foto Giuseppina Detti
Un grande inghiottitoio, circondato da alcuni alberi, consente di superare la piattaforma calcarea e di accedere ad un primo grande salone spesso frequentato da colonie di chirotteri.
Da questo, mediante un cunicolo di pochi metri, si raggiunge un secondo salone con evidenti segni di erosione di origine termale, giustificati anche dalla vicinanza alle
terme di Roselle. Le volte e le pareti sono formate di
pseudocupole e nicchie che spesso originano stretti cunicoli dalle forme contorte e labirintiche.
Tramite uno di questi cunicoli, difficile da individuare, è possibile accedere ad una
galleria che alterna bassi
cunicoli a piccole stanze, prive di concrezioni calcaree e regolarmente ricoperte di fanghiglia bruna, per una lunghezza di circa 80 metri.

Prima di raggiungere l’ultima stanza è possibile accedere, strisciando nel fango lungo un cunicolo verso sinistra, ad un salone molto ampio dove l’acqua forma un vero e proprio
laghetto dalle dimensioni e dal livello variabili in funzione delle stagioni.
Sono state osservate variazioni di livello di circa due metri.
In questo lago il livornese Razzauti nel 1923 rinvenne una rara specie relitta di piccolo crostaceo dal color roseo, lungo fino a 11 millimetri, l
’isopode Stenasellus racovitzai.
Si dice che sia veramente molto bella, ma purtroppo anche molto pericolosa per i lunghi e stretti cunicoli che la compongono.
Non è quindi fruibile dal pubblico se non da personale altamente specializzato e qualificato.
Peccato, non ci dispiacerebbe vedere la Maremma, anche dall’interno!
Bibliografia: LE GROTTE DELLA PROVINCIA DI GROSSETO- CARLO CAVANNA -1998
Di
Giuseppina Detti