Giacomo Papocchi, il cittadino più illustre di Montieri

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Interno chiesa (Foto di M.Signorini)
Giacomo Papocchi, chi era costui? Perché insieme a San Bernardino è uno dei  cittadini più illustri della Maremma?
Giacomo Papocchi  “onorificentia populi nostri” nacque nel 1213 e visse in un clima pieno di lotte e rivendicazioni fra Siena, Volterra e Firenze; in questo periodo si sovrapponevano le lotte per l’indipendenza dei liberi comuni, dell’autorità imperiale e quella dei vescovi.
Giacomo, manifestava apertamente il malcontento politico ed economico in cui si trovava Montieri e la leggenda narra che una sera insieme ad altri 2 amici, decise di compiere un atto altamente pericoloso e dimostrativo rubando l’argento. I 2 amici riuscirono a scappare, Giacomo fu preso dai sorveglianti, arrestato e processato. Ritenuto colpevole,  come previsto dalla legge e dal codice minerario, gli vennero amputate la mano destra e il piede sinistro.
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Esterno chiesa (Foito di M.Signorini)
Giacomo chiese ed ottenne dal Vescovo di Volterra, di poter vivere in penitenza  nella cella costruita per lui attigua alla chiesa di San Giacomo Apostolo; per questo fu definito “Il murato”.
Giacomo visse nella nuda terra per 46 anni, compiendo miracoli di vario genere. Alla sua morte il 28 dicembre del 1289 le sue spoglie rimasero esposte alla venerazione popolare per 25 giorni, rimanendo incorrotto.
Giacomo fu beatificato da Papa Pio VI nel 1798; il suo nome è inserito tra i santi venerabili della diocesi di Volterra.
Oggi i resti mortali di Giacomo Papocchi sono conservati  in una grande urna sopra l’altare maggiore della chiesa di SS. Michele e Paolo a Montieri.
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Urna contenente il corpo del santo (Foto di M.Signorini)
In occasione dell’ottavo centenario della nascita, la seconda domenica di maggio, l’urna verrà traslata e portata nella Chiesa di San Giacomo apostolo, dove rimarrà fino al 27 luglio in occasione della festa estiva in onore del Murato.
Contributo di Paola Ferri per Maremmans