Camilleri: Una sigaretta a Santa Fiora

Il tocco delle Esperidi nel Museo archeologico all'aperto Alberto Manzi a Pitigliano
11 Novembre 2014
"La Colomba ritrovata" a Massa Marittima
14 Ottobre 2014

A meno di una settimana dalla cerimonia che vedrà assegnare la cittadinanza onoraria di Santa Fiora allo scrittore Andrea Camilleri i Maremmans tornano sulla scena del crimine.
camilleri_cittadinonorario_santafiora

Trovano ad aspettarli, manco a dirlo, una Multifilter ancora accesa in un vecchio posacenere verde di marmo e da subito si intuisce che si tratta di una di quelle indagini che il commissario Montalbano affronterebbe partendo da un piatto di spaghetti con i ricci seguito da un’abbondante porzione di sarde a beccafico.
camilleri_intervista_maremmans
Riavvolgo velocemente il nastro e torno a quel giorno di più di un anno fa, torno al momento esatto in cui ho varcato il cancello di quella casa alle porte di Bagnolo, una frazione di Santa Fiora e, poco dopo, ho incontrato il Maestro.
Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle il 6 settembre 1925, non ama essere chiamato “maestro”.
Ma a me non vengono in mente altre definizioni. Ricordo come fosse ieri che anche le parole stentavano a venire fuori, le mille domande che avevo in mente si bloccavano come per incanto davanti a quella voce roca, davanti a quegli affreschi che con pochissime pennellate dense di colore e di dettagli Camilleri creava davanti ai miei occhi estasiati.
Tante, troppe volte mi ero ripromesso di fissare su carta quel giorno, quella scarica violenta di emozioni, temendo forse di dimenticarle o che potessero perdere forza e magia. Non c’ero mai riuscito e forse oggi che per la prima volta inizio a scrivere capisco perchè. Non è possibile che un incontro del genere possa sbiadirsi. Non è possibile che l’incontro con una delle personalità più brillanti dell’intero panorama culturale italiano possa cadere nel dimenticatoio, sepolto dalla frenesia della vita quotidiana.
Abbiamo parlato di tantissime cose, i minuti scorrevano via veloci, cadenzati dal ritmo delle sigarette che Camilleri fumava lento. Ci ha raccontato di come, quando e perchè si innamorò di Santa Fiora, fino a decidere di comprare una casa. Quella casa che oggi è il suo buen retiro, dove passa gran parte del suo tempo, lontano dalla “nevrastenia” romana. E a vederla oggi, immersa nel verde e nel silenzio dell’Amiata, se ne capisce perfettamente il senso.
santafiora_maremma_amiata
Ci ha raccontato delle sue passeggiate alla scoperta delle meraviglie dei dintorni, delle pale d’altare di Ambrogio Lorenzetti a Roccalbegna, della collezione di ceramiche “robbiane” nella chiesa di Santa Fiora.

santa_fiora_chiesa_decorazione

Del suo amico sindaco di Castel del Piano, del matrimonio della figlia Carolina, e di tanti altri piccoli e incantevoli dettagli. Abbiamo parlato di politica e di Cultura, e di come la Cultura sembri quasi incompatibile con la politica odierna. Abbiamo parlato dei tratti comuni tra i Maremmani e i Siciliani, di cosa siano per entrambi la sincerità, l’amicizia e la riservatezza.
Ride e tossisce. Cita Leopardi e Pirandello, suo lontano parente. Accende un’altra sigaretta. Ci sorride e ci dedica un bene prezioso come il suo tempo, come il tempo di un uomo alle soglie dei 90 anni che
non smetteresti mai di ascoltare.
I suoi libri, i suoi racconti e il suo esempio hanno guidato e accompagnato i miei passi alla scoperta della Maremma ma anche ad un’intima riscoperta della Sicilia. Di due terre che si contendono il mio cuore e la mia vita. Siciliano di nascita e di cultura ho scelto di farmi adottare dalla Maremma, dalla sua campagna incontaminata, dal suo mare, dalle sue bellezze senza eguali. Racconto ancora oggi le meraviglie di queste due terre, per passione, per professione e per diletto, e ogni tanto, senza rendermene conto, il pensiero torna a quella mattina a Santa Fiora a casa di Camilleri, a quella voce ruvida, a quella mente lucida e a quell’intelligenza fine ed elegante.
L’esperienza e la strada percorsa e condivisa con i Maremmans mi hanno regalato tante, tantissime emozioni difficili da racchiudere in un solo breve scritto. Ad oggi la passione che ci accomuna continua ad essere la nostra arma più forte, la chiave che ci permetterà di raccontare questa terra al mondo, la freccia che, come dei novelli Cupidi, farà perdutamente innamorare chiunque si fermerà a leggere le nostre storie. Forse a ognuno di noi i Maremmans possono esaudire un desiderio. Io, grazie a loro, sono riuscito un giorno a incontrare Andrea Camilleri. Tornerò la prossima domenica a Santa Fiora con la stessa emozione di un anno fa. E, segretamente, continuerò a chiamarlo “maestro”.

camilleri_dedica_ficheraContributo di Alessandro Fichera per Maremmans