Una giornata nel Parco delle Colline Metallifere

Domenica 12 aprile , complice una giornata di sole splendida, bellissima uscita dei Maremmans, per una gita interessantissima al Geopoarco delle Colline Metallifere.

Foto Michele Guerrini

Il parco, creato al fine di non disperdere la storia della attività mineraria e metallurgica di questa zona è veramente unico nel suo genere e si estende in ben sette comuni della provincia di Grosseto: Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo e Scarlino ed ha varie entrate, una in ogni comune, le così dette “Porte del Parco”.
Numerosi sono stati gli spunti di riflessione ed osservazione durante la visita.

Foto Michele Guerrini

Sapevate ad esempio che il bellissimo e pregiato travertino è una roccia calcarea che si forma per precipitazione di carbonato di calcio, proprio nei pressi di sorgenti e cascate ? (numerose infatti sono state le cave in questa area oltre che naturalmente a Saturnia e Montemerano).
La frazione di Larderello invece, prende il nome dall’ingegnere di origine francese Francesco Giacomo de Larderel, che promosse a livello industriale le risorse date dai soffioni boraciferi di questo territorio.
Il suo lavoro fu così encomiabile che il Granduca Leopoldo II di Lorena, lo nominò conte di Montecerboli, sede del primo stabilimento fondato nel 1818.

Foto Michele Guerrini

Arrivati nell’area naturalistica delle Biancane, nei pressi di Monterotondo Marittimo (Gr), ci siamo invece ritrovati calati in un paesaggio, oserei dire lunare, circondati da bellissimi soffioni di caldo vapore e fumarole. Il nome di questa zona, deriva dal colore bianchissimo delle sue rocce calcaree, trasformate in gesso dalle emissioni di idrogeno solforato.

Foto Michele Guerrini

Molto suggestiva anche la visita al Museo della Miniera a Massa Marittima, dove, all’interno di una enorme cava di travertino, ormai dismessa, è stato fedelmente ricreato l’ambiente della miniera, con lunghissime gallerie, dove è possibile osservare le attrezzature usate per l’estrazione dei minerali, quali, compressori, martelli pneumatici, rotaie con carrelli colmi di pirite e calarsi nella vita dei minatori dell’epoca, osservando, i loro utensili, gli elmetti e le scarpe, ma anche la loro mensa, ed i cestini in ferro, disposti sul tavolo, poveri ma preziosi e sicuri contenitori, che avevano adottato per proteggere il loro cibo dai numerosi topi che abitavano questo luogo sotterraneo.

Foto Michele Guerrini

Prima di uscire, in un’ultima galleria è stato possibile osservare ed ammirare anche alcuni minerali, disposti in apposite nicchie, ricavate nella roccia, quali la pirite, la magnetite ed il gesso.

Foto Michele Guerrini

Il Geoparco delle Colline metallifere è ricco anche di tanti percorsi a piedi di varie difficoltà ed è per questo che è meta di tantissimi amanti del trekking e sport out door.