Il Geoparco delle Colline Metallifere
10 Gennaio 2021

SORANO

La nostra visita nella “Matera di Toscana”, così viene chiamata Sorano per il fascino delle pietre antiche e della natura circostante che la sospende nel tempo. Il nostro viaggio parte dall’Arco del Ferrini e s’inerpica per le vie tortuose del centro, tra case e cantine, vicoli e archi che ricordano un presepe.
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A spiccare subito per imponenza è la Fortezza Orsini ed è lì che il viaggiatore si avventura sospinto da forze magnetiche. Si tratta di un’imponente fortificazione con un mastio centrale e la piazza d'armi. Oggi ospita il museo del Medioevo e del Rinascimento. Dal lato opposto della Fortezza Orsini, anche il Masso Leopoldino domina l'abitato di Sorano. Edificato in epoca medievale e ristrutturato nel corso del XIX secolo, è circondato da altissimi muri e ha una torre di avvistamento dalla quale si ammira uno splendido panorama maremmano. Appena sotto il Masso troviamo il complesso del Cortilone, un edificio che in passato ospitava gli antichi granai e oggi è sede di mostre e eventi culturali. Fra le viuzze e gli stretti vicoli del borgo si trovano altri edifici di pregio e angoli su cui soffermarsi, come la Chiesa di S. Nicola della seconda metà del Duecento che ospita pregevoli opere d’arte. Sorano in passato ospitava il Ghetto Ebraico e ancora oggi, lungo l'omonima via, si trovano la sinagoga – oggi ristrutturata e adibita a locale per rassegne culturali –, il Forno delle Azzime e i segni dei cardini per la porta che si chiudeva al tramonto ancora visibili sul muro. Sorano ospita nel territorio circostante il parco archeologico Città del Tufo e le Vie Cave, percorsi stretti e tortuosi che attraversano valloni e altipiani in un ambiente naturale unico. Di fronte al vecchio borgo, in cima a un poggio che si presenta come un’enorme terrazza panoramica immersa nel verde, si trova l’insediamento rupestre di San Rocco. Da lì si gode di una suggestiva vista del borgo di Sorano e delle profonde vallate che lo circondano con ambienti scavati nel tufo a testimonianza della frequentazione dell’area in epoca antica. Alle spalle della chiesa di San Rocco un sentiero conduce alla Via Cava omonima, un percorso scavato profondamente nello sperone tufaceo di grande suggestione scenografica. A circa cinque chilometri da Sorano, nei pressi di San Quirico, merita una deviazione l’importante centro rupestre di Vitozza, uno degli insediamenti rupestri medievali più importanti d’Italia. L’abitato, già esistente nel XII sec., fu abbandonato definitivamente intorno al XV sec. Percorrendo la strada carrareccia principale si possono ammirare i resti di fortificazioni, chiese e più di 200 grotte che furono utilizzate come stalle, abitazioni e luoghi di lavoro. Si possono visitare i ruderi dei due castelli posti a controllo delle vie di accesso all’insediamento provvisti di mura difensive e fossati e i ruderi della “Chiesaccia”, una delle tre chiese presenti anticamente a Vitozza, provvista di uno splendido campanile a vela.

 
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