Nel centro del paese c’è la pieve dei Santi Pietro e Paolo con la sua facciata caratterizzata da una forte asimmetria amplificata da un cedimento laterale. A valle dell’originaria cinta muraria, con a monte le torri del Colombaiolo e del Torrione e in mezzo la Bigattiera, troviamo la chiesina della Madonna del Soccorso, con tetto a capanna e campanile a vela. Molto carina la serie di fontanelle ornate da mascheroni accanto alla gola calcarea da cui si vede scendere l’acqua dell’Albegna.
Nel centro del paese c’è la Pieve dei Santi Pietro e Paolo, con la sua facciata fortemente asimmetrica: nella pieve è presente un bel trittico di Ambrogio Lorenzetti. C’è anche uno stendardo antigiacobino con la scritta “Viva Maria”, dedicata al movimento contro la rivoluzione francese legato ai Lorena. Vicino al Cassero l’Oratorio del Crocefisso con all’interno un crocefisso ligneo molto venerato: la leggenda narra che abbia miracolosamente debellato la peste del 1855. A valle dell’originaria cinta muraria si trova la chiesina della Madonna del Soccorso, con tetto a capanna e campanile a vela. Nel borgo di Triana, in cima a un bellissimo sperone di roccia che domina la valle, si trova il Castello Aldobrandesco. Bella la porta d’ingresso al Castello, pur se ricostruita in stile nel 1913, e la torre laterale; ma l’interno non è visitabile. In un passaggio a Cana troviamo i resti della Fortezza Aldobrandesca e, nel centro del paese, una cisterna medicea. Nella parte alta del paese c’è anche una chiesa con una tela del Cinquecento senese
Nella Riserva (aperta tutto l'anno con visite guidate solo su prenotazione) si trovano alte pareti calcaree tra cui scorrono l’Albegna e il Rigo e vivono esemplari di rapaci diurni, come il Biancone e il Lanario, oltre a molte altre specie tutelate.
Roccalbegna è rinomata per i suoi biscotti: il Brecciotto, il Biscotto Salato e il Biscotto di Mezz’agosto, tutti acquistabili nel forno del paese. Pregiati sono anche i formaggi e le ricotte del Caseificio il Fiorino in loc. Il Paiolaio.
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Ogni anno, la sera del 24 novembre e giorno dedicato appunto a Santa Caterina, il paese celebra la Focarazza di S.Caterina, un rito del fuoco che vede i partecipanti contendersi lo Stollo, un grosso palo di cerro circondato da fascine infuocate e infisso nel suolo: una volta spento, verrà tagliato e dato agli abitanti del rione vincitore perché ne spargano le ceneri nei campi in un rito propiziatorio per il raccolto. Su prenotazione si può anche visitare il Museo della Focarazza..