Una passeggiata al MaaM di Grosseto

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Chi di noi non rimane affascinato da una polverosa scatola ritrovata in soffitta, messa via quando eravamo piccoli con quelli che per noi erano i tesori più importanti e poi dimenticata?
A me un Museo regala quella sensazione.
Una grande scatola del tempo che contiene migliaia di storie da raccontare.
Anfore in ceramica che hanno girato il Mediterraneo prima di affondare durante una tempesta sulle coste toscane.
Contenevano quelle che ancora oggi sono alcune delle eccellenze della Maremma, olio o vino.
Asce in bronzo che hanno quasi 3000 anni e mantengono intatta la loro magnificenza.
Brevi testi che risalgono all’epoca in cui la lingua era un esperimento vivo, e ancora non tutte le cose avevano un nome.

Iscrizione etrusca (Foto A.Fichera)

Infiniti viaggi e infinite storie colpiscono l’immaginazione del visitatore, a partire dal pavimento della sala di ingresso che riproduce una vecchia mappa della Maremma.

Ingresso del MaaM (Foto A.Fichera)

Il biglietto di ingresso costa solo 5 euro e ci permetterà di entrare nella ottocentesca sede del Tribunale di Grosseto e vedere comporsi davanti ai nostri occhi, fotogramma dopo fotogramma, la storia della Maremma.
La storia di Roselle e Vetulonia, importanti città etrusche sulle sponde del grande Lago Prile, i cui unici resti sono oggi rappresentati dall’area umida della Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia.
La lenta e inesorabile conquista di Roma e la corrispondente trasformazione del paesaggio, del gusto, della maniera di comunicare, esemplarmente raccontata nella sala dedicata alla statuaria romana.

Dettaglio statua romana con foto di ritrovamento sullo sfondo (Foto A.Fichera)

Quando Grosseto era ancora un agglomerato di capanne in legno, a Roselle la prima cattedrale della diocesi era ristrutturata e decorata da un abile artigiano della pietra di cui resta anche il nome, Magister Iohannes, in un blocco riutilizzato in seguito in un podere nei dintorni della città.

Epigrafe con firma del Magister Johannes (Foto A.Fichera)

Il tramonto di Roselle, agli inizi del XII secolo, segnerà lo spostamento del baricentro verso la vicina Grosseto, da qualche secolo dominata dalla potente famiglia Aldobrandeschi, principi e signori della Maremma medievale, raccontata all’ultimo piano del Museo, assieme a una preziosa collezione di Arte sacra.
Questi sono solo alcune delle affascinanti storie che potrete vivere al MaaM di Grosseto (Museo Archeologico e d’Arte della Maremma) dove sarete accolti sempre con un sorriso e con grande competenza e professionalità, come nella recente visita digitale notturna realizzata durante La notte dei Musei, frutto di una collaborazione tra il gruppo dei Maremmans e la direzione del MaaM. Una splendida occasione di passeggiare nel tempo e nello spazio, di Maremma naturalmente.
Contributo di Alessandro per Maremmans