Un Parco segreto a Pitigliano

Il territorio maremmano nel Cinema
12 Aprile 2016
Scopri i percorsi del gusto della Maremma!
1 Dicembre 2015

A Pitigliano esiste un luogo segreto che nasconde delle sorprese di pietra.
Su uno sperone tufaceo che si affaccia su Pitigliano e la vallata dove scorre il fiume Prochio, si trova un parco fatto costruire da un esponente della famiglia degli Orsini, casata che governò Pitigliano e la sua contea per un lungo periodo.
parco-poggio-strozzoni-pitigliano-toscana
 
Gli abitanti di Pitigliano chiamano questo luogo “Poggio Strozzoni”, nome collegato ad avvenimenti realmente accaduti nella seconda metà del 1500 quando il Conte Orso Orsini uccide strangolando la moglie perché sospettata di infedeltà gettando il suo corpo giù nel dirupo dall’alto dello sperone dove sorge il parco.
Questa storia ha dato il via a una serie di leggende e racconti.
parco-strozzoni-pitigliano-toscana-maremma
L’ingresso al parco si trovava lungo via S. Chiara, vi si accedeva attraverso un portale bugnato, oggi difficilmente visibile, da qui si risaliva in alto attraversando il ponte e proseguendo verso la parte alta del pianoro tufaceo dove, appena fuori dal viale principale si snodano una serie di scalinate in tufo che portano a vari livelli dove si possono ammirare sedute scavate nel tufo e coperte da un muschio di uno splendente color smeraldo e sculture di varie forme.
parco-strozzoni-pitigliano-maremma-toscana
 
Sicuramente una delle sculture più particolari è una struttura circolare che ricorda un anfiteatro che ha come palcoscenico una visuale che si perde a vista d’occhio sul paesaggio, che arriva più lontano nelle giornate limpide.
 
pitigliano-maremma-toscana-parco-poggio-strozzoni
 
pitigliano-maremma-toscana-parco-strozzoni
 
Il parco ci ricorda seppur in dimensioni ridotte il famoso Parco dei mostri di Bomarzo, fatto costruire sempre da un membro della famiglia Orsini, seppur appartenente ad un altro ramo.
 
pitigliano-poggio-strozzoni-maremma-toscana
 
L’ingresso è libero e vi si accede da Via S. Chiara in direzione di Sorano, qualche metro dopo il piccolo ponte, seguendo il cartello segnaletico all’inizio di una stradina cementata in salita sulla sinistra.
 
Di Raffaella Agresti