Le origini mitiche di Saturnia e delle sue terme

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Saturnia e le sue sorgenti termali hanno, da sempre, evocato leggende e miti sulle loro origini.
Una di queste, per spiegare il nome della cittadina e la presenza delle terme, vuole Giove, prepotente figlio di Saturno che, desideroso di prendere il posto del padre a capo di tutti gli dei, decise di cacciarlo dal trono scaraventandolo dal cielo. L’ anziano dio, cadendo, finì sulla Terra, la quale lo accolse aprendogli un varco dal quale sarebbe scaturita immediatamente una sorgente quasi miracolosa: le terme.

Saturnia

Le Cascate del Mulino a Saturnia. Foto Fabrizio D’Ascenzi


Un’altra  vuole, il dio Saturno, adirato per la litigiosità degli esseri umani sempre in guerra, scagliò un fulmine sulla terra, originando un cratere dal quale iniziò a zampillare un’ acqua tiepida e l’ atmosfera fu avvolta da vapori. Da quelle nebbie, rinacque una umanità rinnovata, più saggia e consapevole.
Ma è il mito del paladino Orlando, che giunse probabilmente a Saturnia al seguito di Carlo Magno, il più tramandato per via orale tra le persone del luogo, perché spiega un fenomeno geologico effettivamente accaduto; ovvero la migrazione della sorgente termale nel luogo attuale.
 
saturnia

Le Cascate del Mulino a Saturnia. Foto Fabrizio D’Ascenzi


Orlando e Rinaldo, paladini di Francia, partirono da Parigi alla volta di Roma. Giunti in un luogo che si chiama ancora Buca dei Paladini, Rinaldo sparì misteriosamente, e Orlando si mise alla sua ricerca. Giunse così sotto le alte mura di Saturnia, città in possesso degli infedeli. Il suo cavallo, Vegliantino, gli si rivolse con la frase «Stai forte, Orlando, e non aver paura, ché Vegliantino varcherà le mura». E così fu, con un balzo il cavallo di Orlando scavalcò le mura di Saturnia, lasciando sul selciato l’impronta dello zoccolo che è ancora visibile, e lui poté sconfiggere i guerrieri saraceni. Ma, durante la battaglia, l’eroe si accorse che i nemici che aveva colpito a morte, dopo poco gli ricomparivano davanti. Chiese spiegazione di questo fatto ad una vecchietta che si trovava lì ed essa rispose: «Io ti svelo il segreto, ma tu promettimi che salverai la vita a mio figlio». Orlando accettò e la vecchina gli svelò il segreto «dentro Saturnia c’e una sorgente miracolosa, e chi è ferito, anche mortalmente, immergendosi in quell’acqua guarisce». Allora Orlando, deciso a vincere la battaglia, andò alla sorgente miracolosa e pronunciò le parole: «O bagno che sta’ dentro Saturnia, va’ nel piano e medica raspo e rogna!». Così la sorgente medicamentosa si prosciugò all’istante, per sgorgare più in basso, lontano dall’abitato. Da allora la sorgente saturnina prosciugata si chiama Bagno Secco.
 
acque termali

Le Cascate del Mulino a Saturnia. Foto Fabrizio D’Ascenzi


Sempre legata al paladino Orlando esiste un’altra leggenda, seppure meno conosciuta:
La strega che aveva irretito con le sue malie Rinaldo, imprigionandolo nella roccia insieme a tutti gli altri paladini, corrisponde al personaggio della fata Alcina del poema ariostesco. La troviamo anche in un’altra narrazione leggendaria maremmana, che presenta un legame con la precedente: il Guerrier Meschino. La leggenda narra di un bambino che, abbandonato dai suoi genitori, fu adottato da una coppia che non aveva figli. A questo bambino fu dato il nome di Meschino, per via delle misere condizioni in cui lo avevano trovato. Egli divenne un valido guerriero, tanto che fu nominato Guerrier Meschino. Durante una battaglia presso Saturnia, avvennero cose veramente strane: più uomini feriva, e più gli tornavano davanti. Questi infatti si immergevano nelle acque di una sorgente fatata, e tornavano su come non avessero mai avuto niente. Saputo dell’incantesimo, Meschino si diresse verso queste acque e pronunciò le parole: «Acque, venite fuori e combattete con me!». La sorgente dalla paura si prosciugò, e le acque sgorgarono giù nel piano.
 
cascatelle del mulino

Le Cascate del Mulino a Saturnia. Foto Fabrizio D’Ascenzi


 
Entrambi le leggende presentano elementi comuni fra i quali: il luogo nel quale si svolge la battaglia, che in entrambi i casi corrisponde a Saturnia; la presenza, all’interno dell’abitato, di una sorgente fatata; l’intervento dell’eroe che provoca il prosciugamento della sorgente ed il suo trasferimento giù nel piano.
 
terme di saturnia

Le Cascate del Mulino a Saturnia. Foto Fabrizio D’Ascenzi


E nel 1798 il Santi nel suo suo “Viaggio secondo per le due provincie Senesi che forma il seguito del viaggio al Montamiata, Pisa, per Ranieri Prosperi”, proponeva anche un’ipotesi sull’origine dei travertini così abbondanti nella zona di Saturnia: «L’aspetto dei Travertini mi fece giustamente, io credo, pensare, che in tempi antichissimi, ed anteriori alla fondazione di Saturnia sorgesse sull’alta, e pianeggiante cima di quel colle l’acqua del Bagno attuale, che quivi accumulando incrostazioni, e sedimenti venisse a formar quelle masse di Travertino, le quali superioreggiando, e dilatandosi finalmente ne acciecarono le Sorgenti, e ne ostrussero il corso: che così obbligata a farsi strada altrove dovè sgorgare nella pianura aggiacente, ove trovasi adesso, per quindi pure subir col tempo nuove ostruzioni, e nuovi cambiamenti di sito».
Leggenda, geologia, storia, il tutto per spiegare fenomeni che ciclicamente accadono sulla terra, più o meno prevedibili, più o meno controllabili e a cui l’uomo si confronta con maggiore o minore timore.
 
Autore: Elisabetta Santarelli
 
Bibliografia:
–    Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana
–    Viaggio secondo per le due provincie Senesi che forma il seguito del viaggio al Montamiata, Pisa, per Ranieri Prosperi – G.Santi, 1798