Massa Marittima (Foto Luisa Rosini) |
La Maremma è a mio avviso uno dei protagonisti dei miei romanzi. E’ presente con la sua personalità prorompente, con i suoi silenzi fatti di spazio e di vento. Con il suo sole e il suo abbraccio di mare e di luce. I protagonisti sono differenti dalla Maremma, forse solo il Conte di Prata, Roberto, incarna alcune delle caratteristiche maremmane. Schiettezza, semplicità e sincerità. Unite ad una caparbietà consapevole della sua forza. Per il resto ho cercato di descrivere così come le ho viste e sentite le emozioni che mi hanno suscitato incontrandoli per la prima volta i luoghi che amo e che conosco sin da ragazzo. Saturnia, Alberese, Massa Marittima , Prata, Pitigliano, Scansano solo per nominarne qualcuno.
Se il romanzo fosse stato ambientato in un altro territorio, anche i suo personaggi sarebbero stati diversi.
Rodolfo Baldassarri con Luisa Rosini |
Credo che la Maremma sia molto conosciuta in Italia, e anche all’estero. Soprattutto in Germania e in Austria, dove attualmente vivo, questa parte della Toscana viene considerata come una meta non ancora troppo turistica, con la sua natura incontaminata, i suoi tesori artistici e enogastronomici e non da ultimo per le sue bellissime spiagge.
La Maremma non si può descrivere in poche parole, ho tentato di farlo nei miei romanzi, in speciale modo nella trilogia “Il filo rosso del destino” dove è indubbiamente la protagonista principale. Forse è vero come è stato scritto, la Maremma non esiste, è un’invenzione, una metafora. O meglio, esistono tante “Maremme”, ciascuna particolare e diversa. Viaggiando su quel territorio che le carte geografiche da secoli chiamano Maremma, la sensazione più forte che i sensi trasmettono è di muoversi nel vuoto.
Anzi, in tanti “vuoti” diversi: quello della campagna coltivata a perdita d’occhio, che dà sostanza storica alla Maremma dell’immaginario fatta di latifondi, paludi e fango, quello delle spiagge dove si muovono le dune e si contorcono i pini, sipario di un entroterra imprevedibile con monti verdissimi, dolci radure, lembi primordiali di ambienti umidi, quello delle memorie etrusche, che lasciano fantasticare su un mondo ricco e potente; quello dei borghi, come Sovana, mangiati dalla storia e dall’erosione; quello dei canti e delle fiabe che, sebbene fantasiose, si agganciano alla memoria e alla vita della gente. Insomma come ho scritto nel mio romanzo “Infinito”: “Quattro sono gli elementi che continuamente si trasformano: fuoco, aria, terra e acqua. E di tutte la Maremma, terra magica e misteriosa, ne è ricca in abbondanza.” Così potrei descrivere questa terra magica.”
Di continuare a fare quello che state facendo, descrivere e promuovere con passione e amore la vostra bellissima terra. Perché riprendendo la frase dell’autore de “Il piccolo principe” Saint Exupery: “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.
Contributo di Luisa Rosini per Maremmans