L'opera artistica e paesaggistica di Maria Dompè

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foto di Enrico Franco


 
Nell’ambito di un progetto di riqualificazione della cinta muraria medievale del comune di Massa Marittima, è stato realizzato un “giardino d’artista”.
Maria Dompè, scultrice del paesaggio, è stata chiamata a proporre la sua interpretazione o meglio “visione” del luogo. L’artista con intuito e sensibilità, ha creato un vero angolo di meditazione, dove i sensi del visitatore vengono sollecitati da una scenografia e da un’atmosfera, di antica assonanza con la natura. Aromi di piantumazioni mediterranee, l’effetto audio con soave musica classica, le infiorescenze cromatiche stagionali… invitano il visitatore ad un naturale riequilibrio mentale.
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foto di Enrico Franco


Un intimo dialogo con il paesaggio, in un’area dove l’impatto ambientale incanta il visitatore: dalle verdi vallate maremmane, sino all’orizzonte marino segnato anche dai profili collinari dell’isola d’Elba.  La sinuosità paesaggistica si armonizza nel disegno della “opera a verde” (così ama definire la Dompè il suo lavoro). Una modularità volumetrica alternata da movimenti di terra, rifiniti a manto erboso e pietra antica del luogo, in un unico vortice spiroidale che confluisce nella scultura centrale. Un pozzo geometrico di pietra antica, dal centro del disegno scultoreo, penetra  simbolicamente nel terreno, come a ricercare solidità nelle radici storiche.
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foto di Enrico Franco


L’opera a verde sorge in un’area archeologica e questo suggella la volontà dell’artista di riscoprire il legame con il passato.
I motti latini (UT PICTURA POËSIS, HOMO MUNDUS MINOR, NIL DIFFICILE AMANTI, IN VIRTUTE POSITA EST VERA FELICITAS, PACATA POSSE OMNIA MENTE TUERI, SERVA TEMPUS) incisi su lastre metalliche opportunamente trattate (quasi a rivalutare il segno distintivo dell’usura del tempo) rappresentano una lettura elogiativa dei fondamenti della storia. In tempi di crisi economica, ma anche etica e morale, la forza culturale ed educativa è nelle tradizioni e nella conoscenza del passato dei nostri avi.
Ma lo sguardo indietro, verso la storia, deve essere istruttivo e non nostalgico, per questo motivo l’artista ha voluto far interagire studenti di scuola primaria e secondaria di Massa Marittima, con l’iniziativa d’interrare al centro della scultura stessa, una scatola metallica contenente i desideri dei giovani massetani. Un simbolico “pozzo dei desideri” proiettato verso il futuro di una intera comunità, con pensieri da custodire e condividere insieme prossimamente.
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foto di Enrico Franco


“Sol omnibus lucet” è il titolo dell’opera, con specifica dedica ad una giovane martire delle barbarie naziste: Norma Parenti, medaglia d’oro al valore militare, un simbolo ed un riferimento morale per l’intero paese. Il “sole splende per tutti” anche per coloro con insopportabili difficoltà esistenziali, che devono affidarsi alla disponibilità dell’altro.
Ottimismo sull’impegno nella solidarietà, prerogativa quest’ultima che storicamente rappresenta la vera forza di un popolo, questo è il messaggio sociale ed educativo dell’arte.
 
Testo realizzato da Maria Dompè e Roberto Piscopo
Foto di Enrico Franco