San Rabano

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Viaggiatori di Maremmans (Foto di Giulio Bocci)
Da quando mi sono trasferito in Maremma, 10 anni fa, ho iniziato a girarla in lungo e in largo in compagnia di alcuni cari amici.
Ho avuto il privilegio di guardare questi posti con gli stessi occhi del turista e come tale di innamorarmene. 
Tra i tanti splendidi luoghi, San Rabano mi è veramente rimasta nel cuore.
Si arriva all’abbazia dopo un’impegnativa passeggiata, resa piacevole dalla ricca vegetazione del Parco dell’Uccellina. 
San Rabano black and white (Foto di Giulio Bocci)
Il primo insediamento fu fondato dai monaci Benedettini nel secolo XI dopo la bonifica della zona circostante. Ciò che colpisce alla fine del sentiero è l‘imponenza delle due torri, Campanaria e dell’Uccellina che, insieme alla cinta muraria, furono costruite intorno al XIV secolo per potenziare le strutture di difesa.
Tra Parco e realtà (Foto di Giulio Bocci)
Aver avuto il privilegio di salire sulle stesse torri da dove in altre epoche veniva scrutato l’orizzonte controllando l’importante rotta navale Pisa-Roma, ci ha fatto sentire quasi come vedette attente ad avvistare pericolose incursioni pirata.
La vista da lassù spazia dalla pianura maremmana al mare aperto e l’isola del Giglio sembra proprio lì, a poche bracciate da Cala di Forno.
Le leggende maremmane raccontano di frati incappucciati che vagano in difesa delle ricchezze del monastero ma se non vi lascerete spaventare potrete godere delle emozioni di questo luogo. Un tuffo in un’altra dimensione.
Contributo per Maremmans di Giulio