Pitigliano e la sua Infiorata

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di Raffaella Agresti 

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Quadro floreale sull’Acquedotto Mediceo (Foto A.Carrucoli)


L’infiorata intesa come manifestazione dove si fanno quadri con petali di fiori risale al 1600, la prima sembra risalire alla festa dei SS. Pietro e Paolo in Vaticano:
”rappresenterà la carnagione della faccia bruna il garofano ricamato. La rosa dipingerà le guance (…) Ancora il giacinto botriade servirà per fare l’ombre secondo il bisogno nel rimanente del corpo. Formerà insieme i capelli, se neri dovranno essere, e se biondi servirà la ginestra, se bianchi, il garofano pur bianco. Nobiliterà le vesti, e arricchiralle col colore pur cilestro il fiore, che chiamiamo sperone di cavaliere, e ‘l papavero selvatico di color rosso e ‘l garofano dello stesso colore, ò con l’oro suo la ginestra, ò con la mortella la verdura” (tratto da “De florum cultura” di Giovan Battista Ferrari – 1633)
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Foto Simone Francardi


 
L’Infiorata oggi è collegata con il giorno del Corpus Domini  e questo è il racconto della giornata dell’Infiorata di Pitigliano.
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Foto Fabio Iacozzilli


 
La lavorazione inizia il giorno prima quando si va nei campi alla ricerca di fiori di finestre, fiori colorati, rosmarino, cespugli a pianta verde o si tagliano rose, fiori, edera e cespugli dai giardini, raccogliendo in gruppo per pulire, sfogliare e dividere per colori.
 
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Foto Lilia Sartucci


Ci si alza presto e ci si incontra nella piazza del paese tutti insieme e ci si sposta armati di cappelli per ripararsi dal sole e si raggiungono i vari luoghi iniziando a preparare i grandi quadri floreali.
Ognuno usa i sistemi che preferisce. Disegni col gesso, forme di cartone da riempire, carta da modello disegnata.
 
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Foto Raffaella Agresti


Si lavora ininterrottamente passandoci fiori, foglie, farina, erbe aromatiche, segnatura di mille colori fino all’ora di pranzo quando si mangia un riso freddo fatto per tutto il rione o magari della pizza offerta dal vicino forno e si finisce con il caffè fatto a casa e bevuto in strada con gli altri o offerto dai bar.
 
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Foto Raffaella Agresti


La giornata passa in un istante e si finisce sempre col fare le corse per sbrigarsi a finire in tempo per la processione che passerà di lì a poco.
É bello vedere le persone in processione ed i turisti che guardano con ammirazione e stupore il lavoro fatto in un giorno e che appena finito il passaggio svanirà in un arcobaleno di colori lasciando sulla pavimentazione solo segni di gesso bianco.
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Foto Roberto Dainelli


 
Per informazioni sul programma completo della manifestazione visita il sito del Comune oppure rivolgiti all’Ufficio Turistico: tel. 0564/617111, e-mail: iat@comune.pitigliano.gr.it.

Di seguito un breve riassunto dell’edizione 2014!