Avete mai assaggiato olio sotto la guida di un degustatore professionista?
A Semproniano, nella prima giornata degli annuali festeggiamenti per l’olio nuovo, è stato organizzato un interessante convegno per i produttori: “La biodiversità e l’olio buono”.
La dottoressa Chiarion, medico internista, ha parlato degli effetti benefici per la salute del consumo di olio extra vergine di oliva (EVO), per il suo apporto di vitamine A D E K e per la sua azione di aumento del “colesterolo buono” (HDL); gli effetti antiossidanti dell’EVO sono di grande aiuto nella prevenzione di malattie cardiovascolari e degenerative e ad esso sono da attribuire buona parte dei meriti della dieta mediterranea.
Museo dell’Olio – Foto Rita Marzano
Ma per ottenere un vero EVO è necessario lavorare con attenzione in tutte le fasi di produzione: è bene mantenere la
fertilità del terreno attraverso colture rispettose della biodiversità; la
raccolta va fatta al momento giusto, per avere olive di buona qualità; il
trasporto al frantoio deve avvenire in tempi ridottissimi, perché le olive non si rovinino; la
frangitura deve seguire regole precise; e ci vuole attenzione nella
conservazione perché il calore, l’aria e la luce sono nemici dell’olio.
Alla fine del convegno, ai partecipanti è stata offerta una
prova di assaggio e riconoscimento della qualità dell’olio, sotto la guida della responsabile del gruppo di degustatori dell’olio di Grosseto: guida all’esperienza olfattiva e alla identificazione dei diversi gusti che compongono il flavour dell’olio e che gli conferiscono personalità.
E’ stato un modo professionale di festeggiare l’olio nuovo. Ma era giusto che ci fosse anche una parte di festeggiamenti meno accademica. Così, i samprugnanini si sono dati da fare per la
seconda giornata di omaggio all’olio. Semproniano si è addobbata di frasche d’olivo, falò e luci soffuse di candele, alle quali si sono aggiunte la musica e le bancarelle di prodotti artigianali.
Bella cosa condividere la festa dei samprugnanini, e chiacchierare passeggiando con la nostra dotazione di
calice di vetro, piatto e posate ecologici, per le accoglienti stradine del paese!
Foto Rita Marzano
E’ stato piacevole curiosare e assaggiare i
piatti tipici, accompagnati da un filo di buon olio, delle 18 postazioni:
minestra bugiarda, tagliolini ai ceci, grani antichi per pani paste pizze e focacce, polenta di castagne, carne di chianina e poi
salumi,
formaggi, miele di tante varietà,
dolci e altro ancora compreso, naturalmente, un buon bicchiere di
vino rosso per scaldarsi in questa sera di novembre.
Rita Marzano