Il tocco delle Esperidi nel Museo archeologico all'aperto Alberto Manzi a Pitigliano

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Locandina evento


 
Il Giardino delle Esperidi, una mostra mercato di piante e fiori che si è tenuta quest’anno il 27 e 28 settembre a Pitigliano.
Ci sono stata in un magnifico giorno di sole ed è stato il pretesto per andare a scoprire anche il museo archeologico all’aperto Alberto Manzi, dove la manifestazione è stata allestita.
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Foto Rossana Ciocca


Un bell’evento ha sempre alle spalle una bella persona, o più di una. Ho avuto il piacere di incontrare Emanuela Torresini, che è l’ideatrice della mostra e che, con tenacia ed intuizione, è riuscita a trovare chi la sostenesse e ad organizzare queste due bellissime giornate all’aria aperta.
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Foto Rossana Ciocca


Le ho chiesto di raccontarsi in poche frasi.
‘Amo profondamente la natura. Dopo avere vissuto a Venezia e in giro per il mondo, nel 2004 mi sono trasferita in Maremma, dove ho trovato quello che cercavo. L’amore per la natura mi viene da mio nonno che è stato colui che mi ha insegnato ad abbracciare gli alberi.’
Emanuela fa parte dell’associazione Bio Territorio – Citta del Tufo, che si occupa della sensibilizzazione delle tematiche ambientali e di raccordare le esperienze di lavoro di imprenditori agricoli della zona che si dedicano ad un’attività eco-compatibile.
La sua intenzione sarebbe quella di articolare la mostra mercato includendo quattro eventi all’anno, uno per ogni stagione, non necessariamente da tenersi nello stesso posto, ma sempre da collocare in un angolo suggestivo del territorio, in cui il visitatore si senta immerso nella natura.
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Foto Rossana Ciocca


Qui a Pitigliano, la manifestazione è stata suddivisa in due aree del parco: quella più in prossimità dell’ingresso, che si distribuisce su alcune terrazze di vario livello, in cui ogni spazio dedicato agli espositori si integrava perfettamente nell’ambito del parco, e la tomba etrusca vicino alla Necropoli di San Giovanni, dove sono state collocate le orchidee, in un’ambientazione veramente magica.
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Foto Rossana Ciocca


Per arrivare da un punto all’altro si doveva percorrere la via cava del Gradone, già utilizzata dagli Etruschi, e si doveva passare attraverso i luoghi dove questo popolo ha vissuto, scoprendo anfratti, caverne, tombe, attraversando ruscelli e passando attraverso boschetti e radure. Un percorso di circa 20 minuti che ti porta a ritroso nel tempo di migliaia di anni…
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Foto Rossana Ciocca


In relazione all’evento un concorso fotografico che aveva per tema il parco, una mostra d’arte contemporanea “Arte in Fiore” e la premiazione da parte di una giuria popolare, costituita dai visitatori della mostra, del migliore allestimento espositivo.
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Foto Rossana Ciocca


Tra gli espositori c’erano soprattutto vivaisti e le specie di piante proposte andavano dalle rose alle ortensie, alle orchidee e alle piante grasse, inoltre buon assortimento di bulbi e di semi. A presentare i loro lavori c’erano anche artisti della ceramica, del ferro battuto e del vetro, che proponevano elementi decorativi per il giardino; era possibile inoltre acquistare confetture biologiche, gioielli artigianali e libri di settore.
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Foto Rossana Ciocca


Consiglio a tutti di andare a visitare questo parco, anche in un giorno qualsiasi, scegliendo una bella giornata di sole. Si tratta di una vera e propria escursione e bisogna andare ben attrezzati: scarpe da ginnastica, bottiglia d’acqua, macchina fotografica.
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Foto Rossana Ciocca


La via cava non è lunga, ma è piuttosto ripida. All’andata si scende bene, ma tornando indietro, vi consiglio di prendervela comoda e di fermarvi ad osservare gli angoli più suggestivi ancora una volta, guardando con più attenzione. Andandoci in questo periodo potrete scoprire dei bellissimi ciclamini selvatici e felci, che nell’andata vi erano sfuggiti (in autunno i ciclamini abbondano nel sottobosco) o, seguendo un nuovo sentiero, potreste ritrovarvi proprio accanto ad altre tombe scavate nel tufo. Tornerete all’ingresso piacevolmente arricchiti da questa esperienza.
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Foto Rossana Ciocca


 
Contributo di Rossana Ciocca per Maremmans