I 4 elementi di Maremma

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Paesaggio del Monte Labbro (Foto di A.Fichera)

Qualche sera fa, al rientro da un’escursione sull’Amiata, sacro monte della Maremma, mi ritrovavo a dare un’occhiata alle foto scattate e a qualche appunto preso.
Quel nastro rosso che chiudeva il quaderno degli appunti è diventato il “fil rouge” della giornata, il narratore silenzioso di una storia nella quale i protagonisti sono stati i 4 elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco.
A dimostrazione lampante di cosa ti può regalare la Maremma in una qualsiasi giornata di inizio primavera, la passeggiata è iniziata nel cuore della Terra.
In una di quelle gallerie che meglio di tante parole rendono giustizia alla storia e alla tradizione di questa parte di Toscana, nella galleria di una miniera di cinabro, riprodotta nel Museo delle Miniere di Mercurio del monte Amiata.

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Adorno, il minatore/guida del Museo (Foto di A. Fichera)

Adorno è il nome del minatore che ci ha accompagnato, che ha condiviso con noi i suoi ricordi e la difficoltà di quella vita al buio, a temperature e condizioni che oggi definiremmo disumane. Ma i suoi occhi non hanno mai smesso di brillare d’orgoglio.
Ritrovato il cielo di Santa Fiora, nostra nuova guida è stato un grande appassionato di tradizioni popolari.
Ennio, voce del coro dei Minatori di Santa Fiora e voce narrante di un altro degli elementi di questo viaggio: l’Acqua.
Tutti i paesi della montagna, borghi di nobile tradizione medievale, sorgono alla quota di 600 metri.
Non a caso. È la quota alla quale la roccia vulcanica, la trachite, incontra l’argilla.
Tutte le sorgenti sgorgano a quella quota, e ancora oggi l’acqua del fiume Fiora, che nasce sotto il pavimento di una piccola chiesina posta accanto alla Peschiera, disseta un incredibile numero di persone.
Abbiamo ritrovato un altro elemento, l’Aria, nel cielo terso del Parco Faunistico del Monta Amiata, dove con passione la nostra guida ci ha narrato la vita di David Lazzeretti, un visionario profeta del XIX secolo, chiamato il Cristo dell’Amiata, fondatore della chiesa Giurisdavidica, che trovò la morte predicando la Repubblica e il Regno di Dio. Sul Monte Labro, chiamato anche Piccolo Tibet, una comunità di tibetani, tra lupi, cervi, daini e crociati amiatini salvati dall’estinzione, ha oggi il proprio tempio.

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Sorcino crociato amiatino (Foto di A. Fichera)

Il Fuoco, ultimo elemento. La riproduzione di una capanna e di una carbonaia ci hanno raccontato la vita di quella gente che durante lunghi mesi nei boschi trasformava la legna in carbone, fonte di calore e di vita per intere generazioni di nostri antenati. Per non parlare poi di tutte le Feste del Fuoco che si svolgono nei paesi dell’Amiata.
Cosa chiedere di più a una giornata? Cosa volere di più quando la Maremma scrive per te un racconto dove storia, tradizione, miti e leggende, antiche e moderne, ti riempiono il cuore e gli occhi di stupore e meraviglia
Contributo di Alessandro Fichera per Maremmans